Hai un buon profumo, di quelli che restano appiccicati addosso, intrusi tra le corde tese di un’anima troppo lontana da te. Parli in fretta e dipani un arcobaleno di parole, un gomitolo di sogni che afferri ripetutamente come un gatto. Lo lanci, nella speranza di un mio rimbalzo amico, un “ci sono, eccomi” soltanto accennato. A volte l’istinto ci spinge a depositare la felicità nelle mani sconosciute di un altro. A volte è davvero a portata di mano, ma racchiusa nelle nostre scelte consapevoli. Ti guardo, in fondo sei solo un’apparenza confusa di gioia.
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