Parlo a te come una danza
a piedi nudi sui cocci acuminati della vita
come pazzo che si strema
per l’ombra di un sorriso luminoso
parlo a te come una danza
come fuoco acceso
al grido di un tiranno antico
l’urlo dal pulpito di un Savonarola cieco
parlo a te come una danza
come nuvola di pioggia
canna sbattuta dal vento
un ragno sulla tela o rondine caduta
parlo a te come una danza
agitando braccia e vele di pensieri
come legno bianco in balia delle correnti
soltanto un urlo muto udrai
nelle malinconie cercate
nelle pietrose sere
quando la campana del ricordo
squillerà rintocchi di pensieri.
(L’Attimo e l’Essenza)
Urla di silenzio, succede di ascoltarle in certi…momenti.
S.