Archivio per giugno, 2014
la vita genera vita
Pubblicato: giugno 26, 2014 in UncategorizedTag:Guido, Mazzolini, scrittori, scrittura, vita
Un fantoccio grigio nelle proprie mani.
Pubblicato: giugno 21, 2014 in UncategorizedTag:Guido, libri, Mazzolini, poesia. scrittori, scrittura
ci sono novità…
Pubblicato: giugno 20, 2014 in UncategorizedTag:Guido, libri, Mazzolini, scrittori, scrittura
È un romanzo, una storia che ho catturato e dalla quale sono stato catturato. Un libro che mi ha sottratto tempo, energie. Un libro che mi ha regalato sogni e speranze.
Il nome di questo mio quinto figlio è “La ragione degli alberi”.
Finalmente. Hai ripreso in mano il timone. Hai ricominciato a viaggiare.
Leggo qui e mi corre un brivido per la schiena.
Non vedo l’ora di conoscere questo tuo quinto figlio.
A presto, perciò.
Spesso…
Pubblicato: giugno 18, 2014 in UncategorizedTag:Guido, libri, Mazzolini, scrittori, scrittura
Precipito in te
Pubblicato: giugno 14, 2014 in UncategorizedTag:Guido, Mazzolini, racconti, scrittori, scrittura
“Precipito in te, nel tuo sorriso di latte e dolcezza, negli specchi trasparenti degli occhi. La nostra è una continua rinascita, un’evoluzione di energia. La tua voce mi culla e rinnova i pensieri. Hai accettato tutto, accogliendomi come un regalo. A volte ho la percezione che tu mi aspettassi da sempre, da prima che nascessi, da prima che si formasse l’universo. Il destino ha intrecciato i fili delle nostre esistenze come un tessitore abile, curvo sull’enorme telaio della vita.”
(“Tutto ciò che siamo” di Guido Mazzolini – scaricabile GRATUITAMENTE da QUI)
Certi sguardi
Pubblicato: giugno 12, 2014 in UncategorizedTag:Guido, Mazzolini, poesia, scrittori, scrittura
Appartengo
Pubblicato: giugno 5, 2014 in UncategorizedTag:appartengo, Guido, Mazzolini, poesia, scrittori
Appartengo a una stirpe maledetta
behemot caduto nel diluvio
agli albori di un’umanità imperfetta
troppo simile all’avvoltoio e al lupo.
Appartengo a una genia fallata
la stessa di coloro che spartiscono
il vino gramo e il pane del bisogno,
la stessa che comprende l’assassino
il baro ed il sicario di parole
il pensatore libero e l’idiota
il boia, il virtuoso e il peccatore.
Appartengo a una razza debosciata
d’ipocriti fattori di parole
briganti faccendieri, di puttanieri
lestofanti e ladri, troppo vicini
a un orizzonte piccolo e terreno
troppo lontani al cielo per comprendere,
meravigliati, la grazia del perdono.
(“Suoni” – Ed. Progetto Cultura)