Appartengo a una stirpe maledetta
behemot caduto nel diluvio
agli albori di un’umanità imperfetta
troppo simile all’avvoltoio e al lupo.
Appartengo a una genia fallata
la stessa di coloro che spartiscono
il vino gramo e il pane del bisogno,
la stessa che comprende l’assassino
il baro ed il sicario di parole
il pensatore libero e l’idiota
il boia, il virtuoso e il peccatore.
Appartengo a una razza debosciata
d’ipocriti fattori di parole
briganti faccendieri, di puttanieri
lestofanti e ladri, troppo vicini
a un orizzonte piccolo e terreno
troppo lontani al cielo per comprendere,
meravigliati, la grazia del perdono.
(“Suoni” – Ed. Progetto Cultura)
Stupenda. Buona giornata .Isabella
a te!
Grazie e a presto. Isabella
purtroppo appartengo…amara realtà. Ciao
L’ha ribloggato su Il Canto delle Muse.