Scrivo poesie per te che stai leggendo ora, lettore senza nome e sconosciuto amico. Le scrivo perché sono vivo, respiro, penso e credo; perché la Vita è la perfetta poesia, la più splendente e disperata, è quella ancora da cantare, quella che mai scriverò.
(Suoni – postfazione)
Archivio per luglio, 2014
Scrivo poesie
Pubblicato: luglio 31, 2014 in UncategorizedTag:Guido, Mazzolini, poesie, scrittori, scrittura, scrivere, Suoni
Un sterile imperfezione
Pubblicato: luglio 29, 2014 in frasiTag:destino, errori, Guido, Mazzolini, scrittori, scrittura
Le nostre scelte determinano il destino, giuste o sbagliate, appropriate o no. E non solo grandi scelte o decisioni importanti, ma anche piccole minuzie quasi invisibili e apparentemente inutili. La vita è un sistema complesso, un gigantesco castello di carte tenuto insieme da piccole gocce di casualità. Ma esiste davvero il caso? Siamo auto-determinati o in balia del destino? O forse sono gli errori che dipingono il nostro futuro. E a pensarci bene, senza gli sbagli quale sarebbe il senso della vita? Una noiosa, insapore, sterile perfezione? Spesso le occasioni migliori nascono da un colpo di fortuna, da un impercettibile cambio di direzione o da un clamoroso salto nel buio. Cambiano le stagioni, il tempo vola. Tutto passa, e anche in fretta. Soltanto chi ami davvero resterà come un marchio indelebile nel cuore. Soltanto chi ami davvero potrà cambiare il tuo destino.
La somma
Pubblicato: luglio 28, 2014 in frasiTag:gambero, Guido, libri, Mazzolini, passo, scrittori, scrittura, somma
Lei rappresenta soltanto la somma di tutte le donne incontrate, possedute, sfiorate oppure vissute a prezzo di nulla. Qualcuna migliore, qualche altra peggiore, la moglie attenta, la madre apprensiva, l’amica simpatica, l’amante passionale, la santa e la mignotta, tutti brevi capitoli dello stesso libro.
Lei è l’ultima pagina di questa epopea della quale tu conosci perfettamente la trama e la fine, in un’addizione bizzarra di corpi sudati, di letti disfatti e vita, menzogne, ipotesi e scuse. Non è la tua casa, lei è solo la porta a te necessaria per cambiare dimora.
L’hai incontrata a una cena, amici in comune e scambio veloce di battute sagaci. Vi siete piaciuti subito, attratti dalla strana casualità dell’incontro e dalle reciproche differenze. Lei è una donna dolcissima e tenera, arrendevole al limite dell’insicurezza, ma chi è veramente? Moglie, madre, amante, figlia, compagna, bambina, angelo e sesso, un buco umido e accogliente, spelonca e anfratto dove rinchiudere tutti i tuoi desideri, nave, vascello di gemiti? Chi è? Cosa chiedeva muovendosi sopra te nell’istante preciso in cui aprendo gli occhi li gettò a tradimento nei tuoi?
(Il passo del gambero)
Le tue mani
Pubblicato: luglio 24, 2014 in poesiaTag:Guido, mani, Mazzolini, poesia, scrittori, scrittura
Amavo le tue mani
erano forti, colme di doni
un’oasi di luna serena.
Abitavo in loro,
come un insetto che ha trovato la tana
e indugia all’inverno.
Amavo il tuo sorgere lieto.
Nulla da chiedere
nemmeno un pentimento
o il sapore di un sogno.
Come una danza
Pubblicato: luglio 21, 2014 in poesiaTag:attimo. essenza, Guido, libri, Mazzolini, poesia, scrittori, scrittura
Parlo a te come una danza
a piedi nudi sui cocci acuminati della vita
sono il folle che si strema
per l’ombra di un sorriso luminoso
come fuoco meridiano acceso
al grido di un tiranno sanguinario
l’urlo dal pulpito di un Savonarola cieco.
Parlo a te come una danza
come nuvola di pioggia scura
canna sbattuta dal vento
un ragno sulla tela o rondine caduta
agitando braccia e vele di pensieri
come legno bianco
in balia delle correnti.
Un urlo muto udrai
nelle malinconie cercate
nelle pietrose sere
quando la campana del ricordo
squillerà rintocchi di pensieri.
(L’Attimo e l’Essenza)
La ragione degli alberi (coming up)
Pubblicato: luglio 20, 2014 in frasiTag:alberi, Guido, libri, Mazzolini, ragione, scrittori, scrittura
«Vorrei essere per te un soffio di vento, tramontana che respira da nord e scrolla le fronde degli alberi. Non la vedi, non ha braccia forti che stringono o mani che afferrano, ma può sradicare una quercia. Vorrei essere il sole che accarezza la pelle e dona la linfa alle foglie, la forza di un calore buono che irrora la terra e regala la vita. Vorrei essere per te ciò che ti aspetti dopo un giorno di pioggia.»
Adoro quando sorride, la bocca si apre e le guance si gonfiano leggermente, sembra che il sole si capovolga in cielo.
Potessi con dita leggere
seguire l’ellisse della tua schiena
contarne le vertebre
come grani di sale
sentirli uno ad uno sotto le dita,
potessi calmare la sete
al centro preciso di te
e vivere come mai abbiamo vissuto
come gli astri per sempre
o per un breve minuto.
Io sono l’uomo che cammina al tuo fianco
dipingendo le stelle
io farabutto e bagascia
io che ho rubato la luna
io rapitore, aedo del niente
sfioro leggero il tuo viso
mentre dentro me, dal profondo,
voglio serrare le mani alla gola.
Diventa ciò che sei.
Spesso vivi cercando di ricoprire un ruolo, indossando la maschera che qualcuno ha detto essere quella più adatta a te. La maschera migliore, perfetta per tutte le occasioni.
Così impari rapidamente a ricoprire un parte e te ne compiaci, perché ti senti sicuro quando sei rinchiuso in una scatola. Ti senti protetto, al riparo da tutto, al riparo dalla libertà.
Rifletti e sii consapevole.
Diventa ciò che sei.
Guardati dentro, non con gli occhi del commerciante o dell’affarista, di quello che monetizza e cerca a tutti i costi un guadagno.
Getta via quello sguardo.
Usa piuttosto gli occhi del bambino, pieni di luce, di stupore e riconoscenza.
Diventa ciò che sei, solo così comprenderai di essere uno spazio aperto, una distesa di Vita.
Sarai tutto, quando capirai di essere nulla.
(Guido Mazzolini)
Scivoli calda sulla mia pianura
sei balsamo benefico, velluto
nelle rughe della pelle. Sei dolce
condanna al disamore, involucro
di gioia. Contenitore d’estasi,
disseta la mia terra penitente
come sorgente di gaiezza piena
e lascia disegnare le mie mani
un rivolo di latte sulla schiena.