Lei rappresenta soltanto la somma di tutte le donne incontrate, possedute, sfiorate oppure vissute a prezzo di nulla. Qualcuna migliore, qualche altra peggiore, la moglie attenta, la madre apprensiva, l’amica simpatica, l’amante passionale, la santa e la mignotta, tutti brevi capitoli dello stesso libro.
Lei è l’ultima pagina di questa epopea della quale tu conosci perfettamente la trama e la fine, in un’addizione bizzarra di corpi sudati, di letti disfatti e vita, menzogne, ipotesi e scuse. Non è la tua casa, lei è solo la porta a te necessaria per cambiare dimora.
L’hai incontrata a una cena, amici in comune e scambio veloce di battute sagaci. Vi siete piaciuti subito, attratti dalla strana casualità dell’incontro e dalle reciproche differenze. Lei è una donna dolcissima e tenera, arrendevole al limite dell’insicurezza, ma chi è veramente? Moglie, madre, amante, figlia, compagna, bambina, angelo e sesso, un buco umido e accogliente, spelonca e anfratto dove rinchiudere tutti i tuoi desideri, nave, vascello di gemiti? Chi è? Cosa chiedeva muovendosi sopra te nell’istante preciso in cui aprendo gli occhi li gettò a tradimento nei tuoi?
(Il passo del gambero)
bellissimo post, grazie
amo da sempre l’idea della somma …
della moltitudine che abita in noi per il fatto di essere fatti di più parti, anche contraddittorie …
ne avevo scritto qui, con lo stesso titolo
https://parolesenzasuono.wordpress.com/2012/04/12/la-somma/
io in effetti mi sento un po’ la somma di tutte le donne raccontate nel testo… Ciao!