Lei se ne accorse, come sempre. Mi sorrise. Mise una mano sulla mia e per un attimo ritornammo quelli di un tempo. Io il cieco e lei il bastone. Quel tocco leggero ci riportò ai nostri ruoli consueti. Nei suoi occhi transitò l’istinto antico di occuparsi di me e di leccare le ferite. Il mio disordine ritornò evidente e affascinante, l’abisso urlò la sua voce più segreta.
splendido
grazie per essere passata!
Molto bella!
sì!