La pioggia ha lavato la città, Cremona è pulita, lucida e affilata. Un vento gelido soffia, scuote la polvere e i ricordi. Ti senti solo, uscito da un vortice, apparentemente illeso, ma dentro è un ammasso di macerie, di pensieri e sensazioni, li metti da parte come foglie secche ma basta poco, un piccolo colpo di vento, un’immagine lieve e subito torna il disordine, e torna il fuoco. E torna la vita.
Come sarebbe stato? E se fosse qui, e se fosse ora? Cosa leggerebbe nei tuoi occhi? Respirerebbe il vento e l’odore di Cremona, questi tetti rossi, i mattoni, le strade lavate. Lei scivolata e mai trattenuta, lei troppo lontana. Il dubbio è il peggiore veleno, lo bevvi goccia dopo goccia convinto di essere invincibile, ma non è facile resistere, non è facile combattere contro i fantasmi. Eppure sarebbe bastato così poco. Tu, lei e il vento di Cremona. Una canzone, una risata. Eppure sarebbe bastato così poco per uccidere il dubbio. Sarebbe bastato pensare ai tuoi occhi.
(Guido Mazzolini)