Uniti, appartenendoci senza confini. Il mio corpo, il tuo, senza sapere dove inizia l’uno e finisce l’altro. Un essere nuovo, gli stessi piedi, la stessa pelle, complici e soli, pronti a unirsi in un sogno senza fine.
Mi addormentai vicino a te e calai l’ancora nell’insenatura del tuo corpo. Io una vecchia nave ricoperta di salsedine, tu l’isola magica, la sirena che da sempre ha incantato i marinai.
Uniti
Pubblicato: Maggio 15, 2016 in frasi, lettori, libri, poesia, racconti, scrittori, scrittura, UncategorizedTag:Guido Mazzolini
commenti
deliziosa.
Vero. Ciao.