Archivio per giugno, 2016

È uno scrigno chiuso il tuo pensiero,
colmo di magie e strane stagioni.

Guido Mazzolini

Il ricordo è un cadavere che teniamo ben chiuso e ogni tanto ci piace aprire il frigorifero e buttarci un’occhiata.

(Guido Mazzolini)

Diventerò pioggia
e laverò il tuo corpo
come acqua che precipita.
Sarò fiume che sgorga copioso
e inonda il tuo sesso di grandine.
Sarò piccolo fiore
che il tempo calpesta
o un petalo rosa
caduto
svilito per strada.

(Guido Mazzolini)

Vacillo e tremo, oscillo e cado. È l’altalena di una stabilità che non mi appartiene. E mi manca, quando tutto si ferma. La mia debolezza è poetica, è un pensiero d’appendice alla fine di un libro.

(Guido Mazzolini)