Hai scalfito la maschera che un tempo serrava il mio viso,
infelice del mio essere pegno,
bisogno e risposta al tuo niente,
seducendo quell’ingenuità che desiderasti
assetata di me, al tuo povero sempre,
simbolo e meta incostanti,
precarie comparse di tua giovinezza.
(Guido Mazzolini)