Dormivi e la città era calda. Il silenzio fuori, finestre aperte e odore buono. Mi alzai, la terrazza si affacciava sopra i tetti del mondo. Rimasi così, pensando al futuro. Per la prima volta vidi un panorama che si apriva davanti agli occhi, io e la mia idea masochista del presente, dell’oggi come una gabbia che impedisce di aprire le ali. No, quella notte pensai a un futuro nostro e lo vidi possibile. Accarezzai il cane e mi sentii in grado di fare ogni cosa, di attraversare l’oceano a nuoto, di volare in alto e superare il limite dell’universo. Mi sentii forte, completo. Mi sentii vivo. E tutto ciò perché dall’altra parte di quella terrazza d’estate c’eri tu che dormivi, regalando sogni al silenzio della notte.
Vivo
Pubblicato: ottobre 21, 2016 in citazioni, frasi, lettori, libri, poesia, racconti, scrittori, scrittura, UncategorizedTag:Guido Mazzolini
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