Fiume versato dalle tue labbra
bevuto come nettare, occhi dentro
e mani e pelle, e cielo in terra
e terra appesa, mentre fugge un attimo
mai più così vicini, mai più così lontani
squarciati dal gemito di un tramonto
aratro e terra, timone e oceano
spezzati dal bisogno di restare
senza parvenza d’uomini, noi
senza bisogno d’altro,
senza domani e sogni.
Guido Mazzolini
stupenda. punto.
Vero. Punto. Ciao!