Il bisogno di eterno è insito nella nostra natura. C’è una nenia sottile, nascosta in ognuno, che canta quesiti sublimi; danza nell’esistenza intera, traccia piroette che spesso ci lasciano frastornati. Percepiamo forte il bisogno di un “sempre”, mentre la vita ci consegna a un “quasi” dissonante e consolatorio, a esperienza molteplici e in vari assortimenti. Apparteniamo a questa terra, oppure siamo di passaggio? E verso dove, e quanto durerà questo palcoscenico scintillante? Nasciamo e già siamo condannati alla fossa, è inutile negarlo. Non possiamo accontentarci di risposte casuali e azzardate, abbiamo bisogno di una Verità che riesca ad assemblare il disordine, che non ci lasci delusi e con la stessa fame.
Guido Mazzolini