Mi arrendo, amore mio. Alzo le braccia al cielo. So che mi stai parlando, a modo tuo, nel silenzio. So che mi stai dicendo di farmene una ragione. Mi stai dicendo che la tua non è più vita, ma solo un’apparenza crudele. Non è facile capire. Ancora adesso vorrei tenerti, afferrarti, impedirti di volare. Scusami, amore mio. Perdona l’egoismo di una donna che non credeva possibile amare e soffrire così tanto. Perdona la speranza cieca di chi aspettava il tuo ritorno. Sei libero, ovunque tu sia. Lascia questo mondo e non avere rimpianti. Non so dove andrai, ma il tuo ricordo resterà nel mio cuore. Ti custodirò gelosamente. Sarai con me, sempre. Ti vedrò in ogni istante delle mie giornate, nello sguardo curioso di nostro figlio. Dovrò soltanto chiudere gli occhi e ci sarai. Nel silenzio, perché il silenzio è l’unico linguaggio dell’amore.
La ragione degli alberi di Guido Mazzolini
Molto bello questo passo di un testo che non conosco; di certo il contesto non è quello di coloro che ritengono che il silenzio continuato sia la forma più alta di comunicazione.
Grazie del commento. Io il libro l’ho letto, riletto e consumato!!!!!!!!! Ciao…
Molto bello e profondo!
Grazie!