I ricordi pesanti occupano il cervello e scendono in fretta fino alla gola, intasano le arterie e arrivano al cuore. È la voce sommessa di chi non c’è, di chi è andato, partito, finito. È un luogo ormai chiuso, uno spiazzo di cielo bruciato. Ma ne valeva davvero la pena? Pesa quell’allegria che ora paghiamo con il rimpianto. Era meglio parlare, urlare, dire quello che pensavamo tutto d’un fiato, quando il tempo scorreva liscio e i minuti erano preziosi. Ma quante stanze abbiamo chiuso, quanti ricordi imprigionati, serrati. Meglio la rabbia, oppure meglio essere grati per quel tempo di gioia che non c’è più?
Guido Mazzolini
La domanda
Pubblicato: gennaio 19, 2017 in citazioni, frasi, lettori, libri, poesia, racconti, scrittori, scrittura, UncategorizedTag:Guido Mazzolini
commenti
Una domanda che mi faccio anch’io senza riuscire a darmi una risposta convincente…
Grazie del commento! Ciao.
É andata e basta, doveva andare così. Niente rabbia…😊
Mai! Ciao carissima!
Meglio essere grati per quel tempo che non c’è più, anche se rovinato da quei pensieri espressi tutti ad un fiato. 🙂
Verissimo! Ciao.