Come sarebbe stato esserci, esistere, respirare la stessa aria in un presente ormai passato e la frangia sugli occhi e il tuo vestito colorato, la pelle e la curiosità di osservarci da lontano, estranei eppure così vicini, noi adolescenti traboccanti sogni, e i tuoi desideri e i miei, la perfezione di un bisogno timido e camminare mano nella mano. E sognarti, e aspettarti.
Era già tutto scritto, o forse ci saremmo sfiorati per una attimo soltanto.
«Piacere.»
«Piacere mio.»
Poi nulla.
Guido Mazzolini
L’ha ribloggato su Pensieri corretti.
Lieta!