Scavo a mani nude tra le scapole,
quei mozziconi d’ali sulla schiena
che ricordano la nostra genesi
di angeli caduti, strappati al cielo,
precipitati in un deserto arido.
Scavo e sei voragine che accoglie,
ricopre la mia carne, taglio di labbra,
il collo tra le pieghe del silenzio.
Apri le braccia, accogli il santo e il peccatore,
sono le rive opposte della mia anima.
Tu che possiedi il profumo della nascita,
e ti appartiene il frutto della gioia.
Scapole
Pubblicato: gennaio 17, 2018 in citazioni, frasi, lettori, libri, poesia, scrittori, scrittura, UncategorizedTag:Guido Mazzolini
commenti
L’ha ribloggato su Alessandria today.
Grazie!