Di notte t’immagino sveglia, seduta sul letto. In silenzio mi ascolti dormire, osservi il mio collo, i capelli, le orecchie, la schiena di latte e il respiro che ondeggia. Ascolti il sussurro di un sogno, di un sollievo liberato che rotola. Chissà a cosa pensi, al rumore del mondo, ai rimorsi, o forse a qualcosa di molto più semplice, a una goccia che cade o a una foglia portata dal vento. Di notte è meglio inseguire un pensiero semplice e breve, perché nel silenzio tutto si amplifica. Mi osservi e non sai che nel mio sonno è celato un segreto. Dormo e ti sogno, sono dietro di te che mi guardi e osservo il tuo gomito, il mento, il riflesso di luce che sfiora una tempia. Il resto di noi è soltanto un’ipotesi scarna, troppo spesso celata nella realtà. Ma io so che ogni nostro fuggire diventa un rincorrersi. Ogni nostra bruttezza, abbracciata, diventa incredibile e bella.
Guido Mazzolini
L’ha ribloggato su Alessandria today.