Una poesia questa, che mi sento scolpita addosso, tatuata sulla schiena…
Buona domenica, e buona poesia!
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Grida che sono io, che sono tutto per te
non destarti domani con dubbi da indossare
o preconcetti da scovare
perché non è possibile vestire di dolore
quel soffio che c’è stato,
che piano hai trasformato in vento forte
a scuotere l’immagine di noi.
Grida che ancora puoi sederti al posto mio
riconoscere l’odore, aprire le tue ali
sfilare le mie scarpe di alcove dozzinali
ed essere il mio miele.
Grida che sei mare, spalanca le mie vele
serra le mie gambe tra le tue
e nutriti di me.
Grida che mi vuoi, gridalo anche se
non ti potrò sentire dal posto dove vivo
dal quale recidivo io chiamerò il tuo nome
graffiandomi la faccia.
Grida tra le pieghe di un sogno che già allaccia
il tuo destino uguale
io che sono bambino tra quelle dita rosse
sotto la pelle mia
che se soltanto fosse l’ombra dell’irreale
tu non andresti via.
Guido Mazzolini (dalla raccolta l’Attimo e l’Essenza)
Bellissima!
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
L’ha ribloggato su Alessandria today.
Veramente splendida, una sciabolata nell’anima
Grazie Daniele. A presto.
Grazie a te carissima, un abbraccio grande e a presto