Ogni parola scritta
incisa con rabbia
o appena accennata
impetuosa sfonda una finestra
di meraviglia, sogno
e supponenza al cielo
ma nello stesso istante
chiude come un malefico artificio
in terra un uscio spesso
sigillando sensazioni
che mai più sentirai
o nello stesso modo potrai narrare.
Questo è il dilemma grande:
se vivere stupiti come bimbi
lasciando scivolare ogni momento
oppure macerare
l’arguzia e il disincanto dell’anziano
annotando ogni respiro
su fogli di memoria immacolati
minuzie di meticoloso impegno
per smarrirlo poi nel già vissuto
nel ripetuto incedere del giorno.
(“Suoni”) di Guido Mazzolini
Ma sai che è davvero bella? Non conosco questo uomo e artista. Ma tu come l’hai conosciuto? Un sorriso per te. Lila
Grazie per il sorriso che ricambio! Ho conosciuto Guido personalmente e attraverso i suoi libri, insomma…artisticamente innamorata di lui!
Vuol dire che ne vale la pena bella Abdensarly. Ma come ti chiami?
Io sono Paola. Molto piacere!
Piacere Paola. Io sono Antonella o meglio, Lila. 🙂
🙂 Piacere Lila.
bella, kissà se ciò che scrive o sente è stato vissuto, sperimentato, in ogni suo infinita manifestazione, oppure sono solo colori raggi di infinito che cadono nel buio senza ricordo ci non li ha mai vissuto, perciò non ne porterà memoria, magica serata by AnimA.
già….chissà….. ciao!
Bellissima, mi mette quasi i brividi!
Pure a me……. Ciao!
Auguri per l’Immacolata
Grazie! Altrettanto a te.
Poesia molto densa di senso. Aiuta a riflettere e a porsi domande. Delle risposte spesso possiamo farne a meno. Soprattutto se sono scontate. Gli sconti in poesia non sono apprezzati. Per fortuna…
Grazie Ugo. A presto!