Ancora una volta faccio mie queste riflessioni, e auguro a tutti Voi un BUON NATALE!!!!!!!
C’è il Natale del mondo, quello fatto di luci e panettoni, quello dei buoni sentimenti confezionati ad arte e dei regali sotto l’albero, il Natale di un vecchio ciccione vestito di rosso e di una slitta trainata dalle renne. C’è il Natale delle corse e rincorse agli sconti e alle buone occasioni, il Natale dei centri commerciali, della televisione e del “A Natale puoi…”. Il Natale dei “Jingle bells”, delle abbuffate e della neve di polistirolo.
C’è il Natale del multiculturalismo imbecille che vorrebbe togliere di mezzo il presepio, Gesù bambino e il significato stesso di ciò che si vuole festeggiare. È il Natale buonista che in nome del rispetto non rispetta il vero protagonista, e si pensa a un’accoglienza ipocrita, a un compleanno senza il festeggiato.
C’è il Natale di chi non ne vedrà un altro, e penso al mio e all’ultimo di mio padre, ai suoi occhi che già guardavano oltre, ai nostri volti tristi, alle sue mani arrese. E quanta verità nei suoi ultimi giorni, quanta Vita in quella morte.
Tutti i nostri Natali, e ogni Natale che ancora verrà. Il Natale che abbiamo sognato, sperato, atteso, voluto. Il Natale che ogni anno sembra splendere un po’ meno.
Poi c’è il Natale di 2018 anni fa, quando a Betlemme il Verbo si fece carne, e Dio si vestì dei poveri panni degli uomini, dalla fragilità di un bambino alla morte di un condannato alla croce. Perché, meglio non dimenticarlo, il Natale è l’evento che ha cambiato la storia dell’umanità. È la festa della cristianità, e si festeggia la nascita di Dio fatto uomo, l’incarnazione del Tutto nel nulla. Nient’altro. Il resto sono inutili accessori, piacevoli, folcloristici, ma niente di più.
A te, a me, a noi. Qualunque sia il nostro Natale.
Tanti auguri.