Accade che un giorno ti guardi allo specchio e non sei più tu. Osservi la fronte più ampia, il pozzo più scuro degli occhi, ti soffermi sull’intreccio sottile di rughe. Capisci di essere solo, non di esserlo diventato ma di esserlo stato da sempre. Si nasce e si muore soli, due eventi grandiosi con un unico protagonista e tra questi si evolve la vita che spesso è un monologo contraddittorio nel continuo tentativo di ovviare alla solitudine, un cercare di uscire da questa realtà intrinseca. Si tendono mani, si trovano occhi, si ascoltano voci, tutto per sentirsi meno perduti. L’errore più grande è voler mettere la propria felicità nelle mani di un altro. L’errore più grande è illudersi di non essere soli.
Guido Mazzolini
[…] Accade […]
Davvero siamo così soli?
Sì, accade…
Molto, molto bella questa riflessione. 🙂
Concordo in pieno con Antartica! 🙂
❤️
grazie, ricambio..
Si molto bello
Grazie per la visita.
Ho letto tutto bellissimo
In effetti pare una continua oscillazione tra il tutto e il nulla, tra l’alfa e l’omega. Scoprirsi soli o essere fatti per gli altri? Eterno dilemma da sciogliere, sfida da accettare per non essere sconfitti a tavolino.
Grazie di queste riflessioni così profonde.
Grazie, riporto solo i pensieri di uno scrittore che amo molto, penso che la sfida della vita in fondo sia proprio quella! A presto. Elena.
Grazie di cuore, Elena! I poeti sono coloro che parlano per noi, per tutti…
verissimo…pensano le stesse cose che pensiamo noi, ma le sanno dire meglio! Ciao!
è semplicemente un altro TU
Dici?
sì
Accade, eccome!
E meno male! Ciao.
Un vero e proprio teatro con un unico protagonista e tante comparse…ad ognuno la propria maschera…Grazie!
Verissimo, difficile incontrare il vero volto delle persone. A presto! Elena.