Il piede bianco che s’arresta,
lesta parentesi molle
che sostiene il corpo
e varca strade polverose,
è miracolo che incrina e fende l’acqua
breve grinza di piacere.
Tu, viaggiatrice nella mia carne,
sfiori col dito e poggi un palmo al mio
come gemelli, intime appendici
come due mani unite per pregare.
Calpesta questo corpo maledetto
e rendilo soave desiderio
piede che afferri senza essere capace
piede di brace, cenere e dispetto.
Guido Mazzolini
Buona domenica!