Occhio che indaga come giudice inquieto
dei silenzi gelidi, frugando gli antri più segreti
senza comprendere l’attesa
di un monologo d’attore consumato,
brucia il mio petto
e m’attraversi d’anima e di fuoco
ma sei soltanto poca fiamma di candela
nelle mie stanze maliziose e vuote.
Io uomo di pianura
sono pianura d’uomo
nel mio schernire dei e fortuna
mastico nebbia e rapide illusioni
alla ricerca di ogni sacro voto
celato dall’umana ricorrenza,
in questo camminare temporaneo
nell’oscillare pigro del mio tempo.
Guido Mazzolini