La quercia e il bonsai

Pubblicato: aprile 20, 2022 in anima, citazioni, editori, erotismo, frasi, Guido Mazzolini, letteratura, lettori, libri, poesia, racconti, scrittori, scrittura, Uncategorized
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Difficile parlare di noi, di te, di un sentimento finito, sfiorito, ammazzato. Ci penso e non riesco a trovare un motivo, una logica ferrea che possa spiegare quello che è successo, che giustifichi il disordine o la resa. Riesco soltanto a pensare a un cumulo di macerie, a qualcosa rimasto dopo un crollo strutturale, uno sgretolamento nato dal lasciare andare le cose, come se non ci fosse altra soluzione.
Al diavolo tutto, fanculo alla gioia, fanculo anche a noi. Abbiamo camminato insieme, piccoli passi e tratti di strada percorsi a velocità diverse. Quando io ambivo alla corsa tu rallentavi, oppure eri tu a tentare un volo e io avevo paura del cielo. Si è spesso asincroni, lo so, è difficile per due cuori battere lo stesso ritmo, credo dipenda dalla diversità di ognuno, anche se questa alterità andrebbe amalgamata, compresa, accettata e risolta.
Scavi una buca, infili un seme e non ci pensi più, lasci che le stagioni lavorino per te, che il tempo operi da contadino esperto. E qualcosa nasce, una pianta strana, contorta, difficile, complicata come le nostre vite e le mille sbarre che ci siamo costruiti attorno. Ma la natura continua la sua corsa, o forse si tratta del destino, e la pianta cresce, chiede acqua, luce, e profuma di buono e libertà.
Credo che ognuno abbia il dovere di essere felice. Non il diritto, il dovere. Esistere significa ambire alla felicità, riconoscersi in un percorso accidentato ma carico di bene e occasioni di gioia. Spesso crediamo che la vita ci condanni alla mediocrità, ma siamo noi i carnefici, siamo noi che preferiamo vivere a livello del suolo piuttosto che spiccare il volo e assaggiare la dolcezza del cielo. Così creiamo alibi, scuse, giustificazioni, e in fondo ci piace stare dove siamo, isolati dalla felicità ma compresi da un pensiero sociale che ci sostiene. Preferiamo i ruoli stabiliti dagli altri, quelli che recitiamo da anni, approvati da chi ci sta intorno. Amiamo le maschere che danno sicurezza e ci fanno sentire persone brave. Siamo codardi, temiamo lo scandalo e il volo nell’immensità.
Ci sono amori che accadono una sola volta nella vita e non sono per tutti. Sono sentimenti che ti mettono davanti alla metà di te, a quello che manca per sentirti completo. Cammini dimezzato su questa terra e quando incontri quel tipo di amore rischi di perdere la testa. Non è per tutti una simile benedizione. Ciò che pensavi impossibile diventa realtà, in tutta la sua bellezza e follia, sfolgorante come una gioia liquida e intensa che pensavi appartenere agli dei. Sono amori talmente sfavillanti e cominci a rimpiangere tutto il tempo perduto, quello che avresti potuto fare e ciò che avrebbe potuto essere, se soltanto il destino avesse giocato prima le sue carte.
Certi amori non sono per tutti e non tutti li meritano, così preferisci mettere da parte la fortuna e restare in attesa. Getti l’ancora in una palude morta e ammaini le vele. Lo sai bene che il momento giusto è situato in quel presente che ti permetti di accantonare mentre collochi la tua gioia dietro le esigenze degli altri, perché tanto hai tutta la vita davanti e per ora la felicità è soltanto rimandata.
Ecco che il seme interrato diventa germoglio e pianta, ma tu gli impedisci di crescere, di bucare il cielo, di diventare casa per gli uccelli. Ti accontenti di uno stupido bonsai, curato e artificiale. Potresti avere una quercia rigogliosa e ti godi una ridicola piantina, nel vaso appoggiato sulla mensola in salotto. Ogni tanto le dai un po’ d’acqua e giorno dopo giorno accorci rami, tagli radici, leghi la pianta per farla crescere piccola e storta.
La quercia, il bonsai. Ciò che doveva essere, ciò che sarebbe stato.
Non penso più ai nostri giorni distanti, a quel tempo centellinato nel nulla, alle proiezioni di un futuro che mai sarebbe arrivato. Ho chiuso la porta ai sentimenti che diventano tossici quando non sbocciano. Preferisco metterli da parte, stringerli in un angolo e infilarli in un cassetto. Sotterrarli, prima che loro facciano lo stesso con me.

Guido Mazzolini

Trovato ora sulla pagina FB dell’autore. Che dire…per me è un testo da urlo. Godetelo.

Paola

commenti
  1. Sossu ha detto:

    Eh che nella vita accade così che rimandi perché magari non ti pare ora . C’è tempo …Quando non sei più tanto giovane ci ripensi e la visione cambia . Questo amore tanto bello e forte non è necessario cercarlo , ti capita e basta . Da giovani puoi essere incredibilmente distratto o preso d’altro . L’Amore fa stare bene . Bella riflessione anche se amara …

  2. Mario Paluan ha detto:

    non manchero’ pal

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