Archivio per ottobre, 2022

No, questa non è una crisi di natura economica o sociale, sarebbe una definizione troppo semplice che confonde le conseguenze con la causa. Ciò che stiamo vivendo è il frutto malato di qualcosa ancora più terribile, una crisi etica e morale che riguarda i “valori”, parola così antica che ricordiamo solo in bocca a qualche nonna. Ma la realtà è palese, abbiamo raso al suolo ogni passione, cultura, capacità di autocritica e orgoglio, sdoganando nefandezze insulse, spacciando per diritti quello che in realtà è il semplice capriccio di qualche moccioso. Abbiamo abbattuto il pensiero, in nome di un paradigma unico e autoritario che impedisce la dissidenza. Attraverso un sistematico lavaggio del cervello per uniformare le coscienze, i media sono diventati il braccio del sistema, quello stesso sistema che inocula veleni spacciandoli per ideali “progressisti” e “liberali”. Parole, ci fottono con le parole, ne cambiano il significato e l’essenza. La mistificazione più grande è quella relativa alla libertà, che oggi è diventato un termine abusato e distorto. Quanta strada ancora da fare, abbiamo imboccato un sentiero oscuro e triste. Il relativismo dei valori che lasceremo in eredità alle generazioni future diventerà una delle disgrazie più grandi nella storia di un occidente ormai arrivato al capolinea.

Guido Mazzolini

Lo stupore è appuntito e tagliente, è un bisturi dell’anima che scuce le giunture del silenzio, lasciando entrare un filo di luce. Ti accorgi che è stupido cercare di rinchiudere la vita dentro confini prestabiliti. Ti accorgi che il tempo è una dimensione relativa e appartenente a questa terra, e il viaggio è lo stesso sia per chi lo ha appena cominciato che per chi è giunto all’ultima fermata. È stupido dividere la vita in stagioni, il percorso è uno solo e porta allo stesso traguardo. E la vita circonda ogni viso, e lo inonda di luce e passione. Una vita che ci trova feriti e ci lascia stupiti del poco tempo che abbiamo, della troppa fame e della sete, del seme che cresce e della foglia che cade. Stupiti di essere qui e di essere ora.

Guido Mazzolini