Cara donna ti scrivo, così mi distraggo un po’. E che bella sei, che mistero nascondi negli occhi e tra le labbra, nel movimento delle mani, in quel tuo essere diversa e allo stesso tempo complementare. Ancora ti osservo, ammirato e diffidente. Grato per quello che sei e che hai rappresentato, lieto di averti conosciuto, tu l’altra metà della luna, la faccia nascosta che non vedo ma che influenza le maree. Diversa e inconfondibile, madre dei tuoi figli ma anche dei tuoi domani e delle tue idee. Mi piace pensare che l’unione di un uomo e di una donna possa generare un essere nuovo e invincibile, quell’uomo primordiale che un geloso Zeus decise di tagliare a metà, così come racconta Platone nel Simposio. È in questa unione disunita che intuisco la perfezione del tutto. È il progetto insito nella natura e nelle stelle, è il disegno della terra e dell’acqua. È come deve essere. Anche per questo amo la poesia, perché è femminile e come una donna mi ha tenuto tra le braccia, in volo verso un viaggio di irripetibile bellezza. Libertà, finzione, la metrica del verso e l’infinito di una sillaba. Il tutto, il nulla, e io, e tu, e noi. Un viaggio breve alla ricerca di un respiro, quel respiro che ti appartiene e conduce nel punto più segreto di me.
Una buona domenica e una dedica a tutte noi. Grazie Guido Mazzolini
ps: con la camicia bianca sei fichissimo!
🫂🤗🍀
Altrettanto!
“Diversa e inconfondibile, madre dei tuoi figli ma anche dei tuoi domani e delle tue idee”. Mi piace molto questa tua definizione di donna e di madre. 😀
La definizione non è mia, ma piace molto anche a me, credo che la maternità si possa riferire anche alle idee, o al tempo, o a mille altre cose. Siamo tutte donne e madri, anche senza avere figli di carne, no? Grazie per la visita. Ora ricambio. Ciao e a presto. Elena.
Ciao Elena, sì, ho letto dopo che la frase non era tua, ma ti ringrazio comunque per averla condivisa e per avermi fatto scoprire un autore che non conoscevo. E sì, di nuovo, sono dell’idea che essere madre sia un concetto che va oltre l’avere figli. Peccato che non tutti lo capiscano e che ogni tanto ci si senta un po’… fuori dal club… 😉
Ciao cara Alice, un abbraccio a te.
Bellissima lettera, riesce ad esprimere l’idea del femminile senza trascurare la donna reale.
Piace molto anche a me, e nota bene che è scritta da un uomo! 🙂
grazie. benvenute!
A prestissimo!!!!
L’ha ripubblicato su MARY CALVO .
Grazie!!!!!!