Lei guarda il cielo, conta le stelle, chiude gli occhi e ricomincia. La perfezione dell’universo è una calamita che attira. Osserva e si placa il bisogno di ordine e senso. Osserva e stabilisce relazioni e categorie, cause ed effetti. Le stelle nel cielo e i fiori sulla terra. Tutto rientra in un bisogno di situare e catalogare, nel tentativo di trovare un significato che assembli la realtà. Conta le stelle, ma non basta. Dà il nome ai fiori, ma non basta. Chi ha fatto tutto questo, e perché? La seconda domanda è ancora più essenziale della prima. La risposta a tutto ciò è un urlo muto. È il sorriso di un bambino, è un soffio di vento che muove appena le fronde degli alberi. È ciò che non sappiamo e conosciamo nel silenzio, perché nel piccolo, come sempre, si racchiude l’immenso.

Guido Mazzolini

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commenti
  1. quarchedundepegi ha detto:

    Di fronte a certe dimostrazioni di “IMMENSO”, il Genere Umano continua a voler rimanere guasto.
    Buon Pomeriggio.
    Quarc

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