“Era ora, lo so. Chi ha seguito la mia produzione “letteraria” si è accorto di una pausa che mi ha portato a restare in silenzio per qualche anno. Colpa del tempo, della salute, della noia e di quello spleen di boudelaireana memoria troppo spesso seduto sulle mie ginocchia. Ma adesso si ricomincia. Il viaggio non può fermarsi, scrivere è un istinto che gestisco, soffoco, tengo tranquillo, ma presto o tardi devo tornare a fare i conti con il bisogno di esprimermi e con il desiderio di scavare. Spesso ho scritto cercando risposte, e non ho trovato altro che domande nuove, sempre più sottili e raffinate. Difficile farne a meno, impossibile smettere.
Ma torniamo a noi. Presto vedrà la luce un mio nuovo figlio di carta. Per ora non dico di più. È un testo particolare, differente dai precedenti romanzi o sillogi poetiche. In questi giorni ve ne parlerò, anche a rischio di diventare molesto, ma ci tengo molto e sono certo che avrò da parte vostra la stessa attenzione che mi avete riservato in passato.
E si ricomincia, finalmente. Io e te, quello che scrive e quello che legge. Insieme amici e protagonisti di una storia di fiducia e stima reciproca che ora può riprendere a volare. Come sempre, e come dicevo una volta, vogliatemi bene, se vi va.”

Guido Mazzolini

Che gioia sapere che hai ripreso a scrivere. Mi dicevi che sarebbe stato difficile, faticoso, ingiusto. Avevo ragione io, non avresti smesso e adesso scopro che presto potrò ricominciare a leggerti. Era ora, hai ragione, anche perché avrò nuovo materiale per questo blog, ti pare poco? Non vediamo l’ora di averti tra le mani, tu per noi e noi per te. Grazie.

Elena

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