Eccolo. “Destinati a direzioni diverse” è il titolo. In copertina una foto che rappresenta un incrocio di vite qualsiasi, un attraversamento pedonale di chissà quale angolo del mondo. Persone che camminano, vanno e inseguono la vita, i propri sogni, i desideri. L’ho trovata molto emblematica, indicativa di quello che è il filo rosso del mio libro. Infatti, pur trattandosi di 54 argomenti raggruppati in sei differenti capitoli, il testo segue un denominatore comune che ho cercato di mantenere in tutte le pagine. Come sempre è l’uomo a suscitare il mio interesse. L’uomo ripreso da diverse angolazioni, anche se le caratteristiche sono infinite, ma credo ci siano punti in comune che valga la pena descrivere. Ho parlato di uno solo con la certezza di parlare di molti, perché ogni risposta data apre la porta a nuove domande, e credo siano comuni a tutti noi. Scrivere è raggiungere un orizzonte e subito vederne spalancare un altro, in una rincorsa di ipotesi che toglie il fiato. Ma non ho cercato soluzioni o palliativi a basso prezzo. Ho voluto raccontarmi in un modo diverso dal solito, attraverso percorsi, azioni, sensazioni, meditazioni quotidiane che riflettono su tematiche fondamentali, nella certezza che tutti siamo accumunati dallo stesso destino, pur imboccando strade differenti. Destinati a direzioni diverse, ma persi nello stesso sentire.
ECCOLO!!!!! Emozionata più di te. Già ordinate due copie, una per me e una per Paola. Arrivano in un paio di giorni, che bello…Poi ti farò sapere, grazie Guido.