Ritrovo ogni dove sconfinate dolcezze
negli occhi di chi si domanda
e più non intende verdetti.
Io so, non comprendi gli sprechi
lo strazio di giorni feroci
che come animali randagi
invadono i tuoi
di vecchio, di saggio
che ormai si riposa
e ammaina le vele di un ultimo viaggio.
Padre per sempre
così come sono
io che cavalco quest’anni
di brezza, di tuono
d’inganni e passioni,
già un poco trascino più incerto il mio passo
su estremi orizzonti
di te che sei Sogno
ed io mentitore di folli miraggi.
(“L’Attimo e l’Essenza” Arduino Sacco Editore”)