La parola si impara con l’esperienza, la parola si impara parlando. Misteriosa chiave che spalanca i nostri occhi, suono da calare in un contesto, sillabe brevi che ricoprono la stessa voce. Ogni vocabolo nasce neutro e si chiarifica in base a ciò che attraversa. Ecco che la parola “terra” risuona tra le labbra di un geometra o di un marinaio, ma per ognuno veste un significato diverso, eppure si tratta dello stesso suono, della stessa terra. Siamo noi che definiamo il mondo attraverso la parola, perciò è importante esprimersi, tirare fuori il succo e condensare in un suono l’essenza di ogni cosa. Ogni parola porta con sé una serie di vocaboli, inanellati come un rosario. Cielo, angelo, aviatore, mongolfiera, aria, ali, falco, preda, cacciatore, fucile, morte. Quante associazioni, quante parole come musica raggruppata in desideri e memorie. Cominci da un vocabolo e in breve ti ritrovi lontano, smarrito in un viaggio senza ritorno, in un percorso di sorpresa, lessico e idee. Tutto diventa possibile esprimendolo, le vite oscillano come frutti al ramo quando troviamo una parola capace di abbracciare quella di un altro. Sincrone e meravigliose, parlano, suonano, diventano dialoghi e racconti che aspettano soltanto qualcuno che li narri, qualcuno che li ascolti.


Destinati a direzioni diverse di Guido Mazzolini

commenti
  1. @desire760 ha detto:

    La parola è la più bella e grande espressione emotiva perché da inizio a qualcosa che pare una catena di esplosioni di immagini che cercheranno di rispecchiare la visione reale di chi si sta relazionando…👍

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