A tutte le donne, a chi mi ha messo al mondo e mi ha tenuto in vita, a chi mi ha amato, voluto, afferrato e lasciato andare. Madri, spose, sorelle, figlie. Donne che portano la primavera negli occhi, donne pronte a entrare in trincea, donne che redimono, donne da maledire quando le hai perdute. Donne che sono l’altra faccia della luna, quella misteriosa che affascina i marinai. Donne tratte dall’uomo, donne di latte e cotone.
Le donne sono protagoniste dei miei romanzi e spesso compaiono nelle mie poesie. Penso a Clelia de ‘La ragione degli alberi’, o Claudia di ‘Un celeste divenire’. Sono donne che aprono porte e spalancano cieli e cattedrali, donne che salvano la vita agli uomini.
Pensiamoci bene quando cerchiamo di prevaricare e, supponenti, parliamo di un fantomatico “sesso debole”. Abitiamo il mondo, questo mondo, grazie a una donna che ha scelto di essere fucina e nido, braccia, pensiero e cuore. Pensiamoci sempre, pensiamoci grati.
Guido Mazzolini
Che meraviglia! Un vero tripudio alla donna!!!
Eh sì, questa volta! Ciao!!!